Nella che voleva fare lo strudel

Paolo Novaria


Blum era una giovane fiorellina bianca con screziature rosa, la più bella della famiglia Pianta di Mele del Campo di Bressanone, un nobile e antico casato. Era speciale, aveva un non so che: si capiva che avrebbe fatto qualcosa di grande.
Hummy Bombo invece era un gran lavoratore, viveva in un cembro nella vicina foresta di Bressanone.
Nella primavera, mentre Hummy volava in cerca di bottino, vide da lontano un fiore bellissimo e più si avvicinava più si innamorava.
La scintilla era scoccata, e fu così che Blum e Hummy vissero un intensissimo istante di vero amore.
Dopo quattro mesi il frutto di quell’amore passionale, ma anche affettuoso, era lì da vedere. Una bella mela golden, Nella, paffutella con guanciotte rosse. Stupenda come mamma Blum, gialla come papà Hummy.
Nella Pianta viveva con altre cento sorelle, e con loro giocava spesso ai classici giochi: nascondino, anche se era un gioco molto difficile per delle mele, battaglia navale, e altri.
Le piaceva parlare del futuro.
C’era chi voleva fare l’ingrediente per la torta di mele, chi diventare succo, chi fare parte di un cocktail. Alcune aspiravano a diventare composte, altre di entrare nella cucina di qualche chef stellato e far parte di un piatto gourmet. Nella fin da piccola era invece intenzionata a diventare strudel, sì un gustoso strudel di mele di pasta frolla. Il suo sogno era entrare in una pasticceria ed essere l’interprete principale. E a chi le diceva che le golden non erano proprio indicate come ingrediente per lo strudel, lei stizzita rispondeva che era il suo sogno e l’avrebbe portato avanti fino alla fine, qualsiasi cosa le costasse.
Si immaginava impastata con miele, vaniglia, pinoli e uvetta, avvolta e insaporita di cannella.
Il 16 settembre, era un lunedì, era arrivato il momento della raccolta.
Un momento di festa, ma anche un po’ delicato e triste. Le sorelle prendevano strade diverse per andare nel mondo. C’era chi rimaneva in Italia, chi invece viaggiava andando in Asia o in Medio Oriente. Nella era giorni che pregava di poter rimanere in Alto Adige per portare a buon fine il suo progetto.
Erano divise, ma sempre insieme, ordinate in casse e pronte per partire.
La cassa di Nella, però, affrontò un viaggio breve: rimase in Alto Adige, a Villabassa, dove finì al mercato.
Lì in bella mostra con altre Golden Delicious, tutte belle gialle, ma anche un po’ rosse dall’emozione, aspettavano di entrare a far parte del mondo.
C’era una vecchietta che faceva spesso acquisti al mercato.
Passò nell’indifferenza più totale. Tutte le golden rimasero deluse, soprattutto Nella. Ma quando fu avanti una decina di metri la signora si fermò, e tornò indietro fino al banco della frutta. Era rimasta colpita da qualcosa che spiccava, quasi splendeva. Il fruttivendolo si avvicinò alla cassa e prese Nella e altre sei amiche.
Come è finita?
Nella era riuscita a finire in uno strudel di mela casalingo gustosissimo, preparato con amore dalla nonna Ingrid per i suoi nipotini.

Beschreibung

La storia di una mela nata in Alto Adige dall'amore di un fiore e di un bombo, con un sogno nel cassetto: entrare in una pasticceria ed essere l’interprete principale. Voleva diventare strudel.


Inspiration

Mi ha ispirato l'Alto Adige, i sapori e le atmosfere tutte di questa rigione, che tanto amo e appena posso raggiungo. Un racconto di fantasia dove gli interpreti sono i fiori, gli insetti impollinatori, le mele e uno delle cose più deliziose che si può gustare.