Oh Marlene

martial plantrose


Tra i monti dove il vento canta piano
e l’alba illumina i pendii,
trent’anni fa è iniziato un sogno lontano
che oggi celebriamo qui.

Marlene, Figlia delle Alpi, dolce di rugiada,
cresciuta tra pazienza, sole e mani contadine,
racconti la terra in ogni strada,
tra fioriture, neve e mattine.

Ogni morso è un ricordo leggero,
di casa, di boschi e di sincerità;
un frutto semplice, vero,
che sa di natura e libertà.

Grazie, Marlene, per questo cammino gentile:
trent’anni di cuore, tradizione e sorriso.
Che il futuro segua lo stesso filo,
tra cielo, terra e paradiso.

DESCRIZIONE

Ho voluto inserire tutti gli elementi della natura ma anche il lavoro umano che possiamo trovare dietro la creazione di un frutto.


ISPIRAZIONE

Sono partito dallo slogan. Lo volevo assolutamente inserirlo nella poesia. Ma quello che mi ha ispirato è anche il lavoro che la mia famiglia, in Normandia, faceva un tempo, con la coltivazione delle mele, non da tavolo ma per il sidro. Sono un amante delle mele e un cliente fedele del marchio. L'ispirazione mi è venuta abbastanza spontanea. Il mio difficile è stato quello di utilizzare rime in italiano, quando sono francese. Una sfida più che altro.